Una delle domande ricorrenti è “quanto costa un Amministratore di Condominio”?
Una domanda all’apparenza semplice ma che nasconde un mondo fatto di percezioni o di mancate percezioni del ruolo, dei compiti e delle variabili dell’Amministrazione Condominiale.
Lorenzo Ait (se non lo conosci t’invito a cercarlo su Google) sostiene che gli imprenditori in Italia sono dei veri Spartani… esattamente dice:
“L’Italia è un ecosistema ostile alle imprese. L’imprenditore è vessato da tasse, burocrazia, incertezza del credito, lentezza del diritto. L’Italia per chi fa impresa, al confronto di qualsiasi altro Paese europeo, è divenuta una Sparta. Aprire una partita iva è come partecipare alla leggendaria Agogé, la scuola, obbligatoria, che forgiava gli Spartani alla guerra. Dalla quale uscivi guerriero o uscivi morto.”
Imprenditori, partite iva, liberi professionisti, tutti accomunati da un sistema, in Italia, che sembra volerti mettere con consapevolezza i bastoni fra le ruote e gli amministratori di condominio non fanno differenza. Solo per dirne una, in Italia, abbiamo i compensi più bassi in Europa:
(Prezzi da intendersi come media mensile per unità abitativa amministrata)
• Germania (25€);
• Paesi Bassi (23 €);
• Belgio (17 €);
• Lussemburgo (16 €);
• Francia (15 €);
• Italia (8 €)
Alla faccia di chi in Italia si lamenta che l’amministratore è caro…
La causa di quanto sopra è da dare al fatto che mentre in Europa la professione dell’amministratore di condominio è regolamentata, in Italia rientra tra le professioni non organizzate in ordini per le quali non è prevista l’iscrizione all’albo, ma solo la registrazione presso le associazioni di categoria.
In verità in Italia non c’è proprio cultura per la figura dell’amministratore di condominio. Spesso è ancora chiamato impropriamente “capo-condomino”, segno di un’antica consuetudine di gestione del condominio, ovvero dove era uno stesso abitante del palazzo che si faceva carico delle esigenze del condominio. Questa persona seppur mossa dai migliori propositi spesso non possedeva le competenze per amministrare adeguatamente il condominio, eppure in qualche modo si andava avanti.
Fin quando le cose non si sono complicate.
Negli ultimi anni la mole di lavoro nonché le incombenze fiscali, per non parlare delle responsabilità che cadono sulla testa dell’amministratore di condominio si sono moltiplicate.
L’amministratore non è più un lavoro che può svolgere il capo-condomino, così come non dovrebbe essere una professione di “secondo livello”. Tanti sono i professionisti di altri settori che forse per ripiego, forse tentati da una entrata extra, decidono di mettere un piede in questo settore.
Di solito per non appesantire la lettura e renderla noiosa in questi articoli evitiamo tecnicismi, ma in questo caso è necessario per darti un quadro completo della situazione:
• Convocare l’assemblea annualmente per l’approvazione del rendiconto condominiale;
• Eseguire le delibere dell’assemblea;
• Curare l’osservanza del regolamento di condominio;
• Riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni;
• Compiere atti di conservazione delle parti comuni;
• Curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale;
• Curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell’amministratore e del registro di contabilità;
• Conservare per 10 anni tutta la documentazione relativa ai condomini amministrati
E non abbiamo parlato ancora di fisco:
• Pagamento mensile delle ritenute di acconto;
• Trasmissione del mod. 770;
• Comunicazione dei lavori soggetti a detrazioni fiscali;
• Rilasciare le relative certificazioni uniche (CU);
• Versare le imposte per le parti comuni (Imu e Tasi);
• Inviare il modello AC.
Ecc. ecc….
Abbiamo evitato di entrare nel merito di ogni punto perché piuttosto che scrivere un articolo di blog avremmo dovuto scrivere un libro.
Ma abbiamo comunque voluto elencare almeno alcuni dei doveri dell’amministratore con l’obiettivo di mostrare a chi è assolutamente estraneo a questa professione, perché magari nelle vita si occupa di tutt’altro o perché non ha mai avuto interesse di approfondire, quali sono i doveri dell’amministratore.
Tutto questo per dirti che quando si sceglie l’amministratore del proprio condominio bisogna fare attenzione che alle spalle ci sia un’organizzazione di ufficio tale da riuscire a fare fronte e tutte queste incombenze nella maniera corretta, rispettando le scadenze, e valutando le miglior soluzioni.
Potrai così evitare un amministratore di condominio che, non avendo la struttura adeguata, un’adeguata competenza lavorativa o un interesse da secondo lavoro, sia un vero e proprio “Costo”, non un valido alleato nella gestione del tuo Condominio.
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Studio Ciemme Solution